Guerra Ucraina, il CIO chiede l’esclusione di Russia e Bielorussia della competizioni
Il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso di tenere fuori il nome e la bandiera dei due stati da qualsiasi manifestazione sportiva
Anche il CIO fa sentire la sua voce nel contesto della guerra tra Russia e Ucraina. Il Movimento Olimpico è da sempre attento a promuovere la pace attraverso lo sport, cercando di superare qualsiasi scontro politico e anche questa volta non può stare a guardare: non è ammissibile che mentre molti atleti russi e bielorussi possono partecipare alle competizioni internazionali, i loro omologhi ucraini non lo possono fare per l’attacco di cui il loro stato è vittima. Il massimo organo sportivo, nonostante solitamente non punisca gli atleti per le decisioni del loro governo, ha così chiesto, con una decisione sofferta e ragionata, alle federazioni internazionali di non invitare atleti russi e bielorussi alle varie manifestazioni.
Nel caso in cui questo non fosse possibile per ragioni di tempistica o di logistica, è stato chiesto comunque che nessun atleta o funzionario sportivo dei due paesi possa partecipare ad un evento sportivo sotto il nome e la bandiera di Russia e Bielorussia. Adesso, quindi, anche l’UCI, che già nei giorni scorsi si era espressa sul tema, dovrà adeguarsi a queste direttive. Intanto il mondo del ciclismo si sta già muovendo, come dimostra l’intenzione degli organizzatori del Giro di Norvegia 2022 di valutare l’esclusione della Gazprom – RusVelo dalla corsa.
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